Settimo Senso
Milano
1986-1991
Darkwave
Settimo Senso nr. () --> PDF [clicca qui per scaricarlo] (Presto online)
Ricevo e con piacere pubblico questo ricordo di Donatella Bartolomei (clicca QUI per il suo sito web) attrice, cantante, scrittrice e già autrice di Settimo Senso:
“Settimo Senso” fu una fanzine da me creata tra la metà degli anni ’80 e il ’90 o il ’91. Ora, ahimé, non ricordo gli anni esatti. Io sono del ’72, iniziai ad accostarmi alla new wave a 12 anni, nell’84, per immergermi più profondamente nella cultura gothic e post punk dall’86 al ’91 e fu proprio in quegli anni che decisi di creare una piccola rivista autoprodotta e fotocopiata con le mie stesse mani. Amavo (ed amo) la scrittura, la musica ed il teatro (che pratico a livello professionale) e desideravo divulgare, diffondere e condividere il mio amore per il cosiddetto mondo “dark” in modo del tutto personale. Purtroppo ad oggi non possiedo alcuna copia della rivista : tra traslochi, spostamenti, cambi di vita e vicende, non sono riuscita a conservare varie cose, tra cui, appunto, le pagine di “Settimo Senso”.
Perché questo titolo? Ricordo benissimo il motivo : mi riferivo ad una sorta di “sentire altro”, più elevato e metafisico, che andasse oltre non solo i cinque sensi, ma anche il sesto e che fosse il denominatore comune di coloro i quali partecipassero a questa esperienza. Pensavo che questo sentire potesse unire persone caratterizzate da una certa sensibilità, una certa capacità intuitiva e sintonizzarle sulla stessa lunghezza d’onda.
In verità il numero di copie era molto limitato : mandavo mia mamma in copisteria, le chiedevo la qualità migliore possibile di fotocopie ed il costo, per una ragazzina, seppur supportata dalla famiglia, non era di poche lire. Anche gli utenti non erano numerosi, in quanto io vivevo in modo piuttosto solitario, seppur avessi delle amicizie : poche di persona, svariate tramite corrispondenza epistolare, ma la diffusione finiva lì. Spedivo le copie per posta, spesso non ricevendo nemmeno il rimborso della spedizione (a volte sì, a volte no) e le davo a mano a chi, del “giro dark”, vedevo personalmente. Se non ricordo male, la fanzine non aveva un costo, la regalavo, o forse chiedevo la spesa delle fotocopie, ma siccome farlo mi imbarazzava, il più delle volte lasciavo perdere il rimborso.
I contenuti erano musicali, artistici in genere, letterali e culturali. Non puntavo su discorsi politici, tranne qualche contenuto sociale che riguardava la sensibilità verso gli animali. Voleva essere un’isola felice che raccogliesse veri e propri atti poetici ed esperienze personali. Scrivevo io per prima, soprattutto le mie poesie, ma anche altro e mi facevo passare dei contributi dai lettori stessi : poesie, disegni, recensioni di concerti, di libri o di album … potevano scrivere ciò che volevano, purché si restasse in tema e si condividesse la divulgazione del proprio vissuto su cosa volesse dire aver fatto una certa scelta di vita in quegli anni. Mi piaceva che vi fossero contributi anche filosofici e letterari, proprio perché, per me, il cosiddetto “essere dark” (brutta espressione, ma per capirsi…) non era moda o sterile protesta, bensì vita vissuta momento per momento ed affondava le proprie radici nella letteratura, nella filosofia e nella musica d’altri tempi.
Siccome già all’epoca, seppur in modo ancora acerbo e grezzo, mi lanciavo nella sperimentazione vocale e musicale, con un numero allegai una mia cassetta audio in omaggio. Chissà se qualcuno ad oggi ancora conserva almeno una copia di “Settimo Senso” … mi piacerebbe rivederla! L’uscita era periodica, ma non aveva scadenze di sorta : quando ero pronta, avevo i materiali e me la sentivo, ne facevo uscire un nuovo numero. Non ricordo nemmeno quanti numeri sono stati creati … in teoria aveva una diffusione mensile e lo feci per alcuni anni. Lo spirito con cui creai “Settimo Senso” è rimasto lo stesso di varie mie creazioni attuali e vedo in quell’esperienza (come nel mio intero vissuto di quel periodo) le mie radici creative, filosofiche ed artistiche. Essendo in assenza di contributi cartacei, allego semplicemente qualche immagine di me di quegli anni. Per la cronaca, “Settimo Senso” era una fanzine prodotta a casa mia, all’epoca abitavo a Parabiago (MI) e le poche copie però giravano tutta Italia e sono andate anche all’estero, grazie ai miei molti amici di penna che erano un po’ ovunque. Fu un’esperienza piccola e creata da una ragazzina che ha iniziato a fare questa piccola rivista casalinga quando era solo in terza media e condivisa da altri più o meno coetanei che desideravano esprimersi nel loro essere. Un piccolo gesto, che forse qualcuno ricorderà. Io ne faccio tesoro con profondo affetto. Grazie".
Grazie di cuore a te, Donatella, per questo tuo graditissimo contributo!
P.S.: Donatella lascia a disposizione (clicca QUI) il suo indirizzo email "perché se qualcuno avesse una copia della rivista e volesse scansionarmela, mi farebbe un bel regalo".
WEBGRAFIA ESSENZIALE:
Donatella Bartolomei (Sito Ufficiale) [clicca QUI per leggere]
Donatella Bartolomei (Teatro.it) [clicca QUI per leggere]