Skate or Suck!
Vercelli
1984-19??
Skate Punk
Skate or Suck! nr. () --> PDF [clicca qui per scaricarlo] (Presto online)
"Lo skateboard è sempre andato di pari passo (o di pari ruota) con il punk e tutto questo continua ancora adesso. Gli unici spazi che ci davano ospitalità erano gli squat e i centri sociali: il primo Virus, i vari Leoncavallo a Milano, il Victor Charlie a Pisa, ecc. In Italia chiaramente non esistevano riviste patinate né tanto meno video o internet, quindi se volevi vederti qualcosa, l’unica soluzione era sbatterti per recuperare in qualche edicola internazionale una copia di “Skateboarder” o del più raro “Skateboarding World”. Se riuscivi a trovarla ti masturbavi selvaggiamente sognando California, tutte quelle tavole, quelle fighe e quei posti incredibili. Probabilmente proprio da queste carenze di informazioni e ancor di più dalla voglia di tenersi in contatto tra i pochi disperati che eravamo allora, nascono le fanzine o come le chiamavamo noi: LE FANZE.
Per quel che mi ricordo, l’esempio dal quale tutto è partito è stata la mitica “T.V.O.R – Teste Vuote, Ossa Rotte” dell’insuperabile Stiv “Rottame” Valli. Era una fanza punk/hardcore, ma aperta anche allo skate. Era bellissima, grande, spessa, stampata in un bel bianco nero opaco e supercontrastato, con migliaia di foto, interviste, fotoromanzi, stronzate e chi più ne ha più ne metta. E poi, era divertentissima. La prima fanza di puro skate è stata invece l’indimenticabile strepitosa “Vaffanskate!”, fotocopiata, sfornata, confezionata e distribuita dal genovese Marco Contati. Il formato era un mezzo A4, rigorosamente in bianco e nero e piena di foto, vignette e puttanate. Non mi ricordo se costasse qualcosa, forse solo un contributo per le spese di spedizione. E a Genova c’era anche (vita breve, purtroppo) “La Purga” del mitico “Ragno”, ovvero Enrico Zilli, uno degli skater più creativi e artistoidi che io abbia mai conosciuto, diciamo che era una specie di Mark Gonzales che ha anticipato di anni luce lo street skating, la skate-art, il post-punk e un sacco di altre cose.
Su questa scia ho deciso di dar vita a "Skate or Suck" Era il 1984. “SxORSx!” era un progetto a dir poco bizzarro, una pocket-fanza: era un A4, fotocopiato fronte e retro e ripiegato su se stesso in modo diventare più o meno del formato di un “Millelire”. Era dedicata completamente allo skate e alla demenza più estrema, il sottotitolo infatti era “Ultra-Dement-skate-zine”. Era assolutamente gratis, anche le spese di spedizioni (everywhere!), tutto questo grazie alla complicità della mia splendida SkateMum e del posto dove lavorava che ci forniva gentilmente (beh, quasi!) fotocopie, carta, francobolli, ecc.. “SxOrSx!” all’inizio era quasi tutta solo disegnata, zeppa di vignette stupide, ma stupide forti, fortissime.(...)
A poco a poco “SxOrSx!” cresceva fino a diventare un mezzo A4 e, grazie ad una fitta rete di collaboratori da tutto il mondo (via posta cartacea naturalmente perché le e-mail erano ancora lontane anni luce) si riempiva oltre che di stupidaggini, di deliri rumorosi, di band improbabili e anche di foto fantastiche, ad esempio una delle primissime foto dei Suicidal Tendencies scattata da Glen E. Friedman in persona e mandata dalla sorella di Mike Muir. C’erano picture esclusive dei Jodie Foster Army (la prima – insieme ai Big Boys – band di puro fantastico Skate Rock!), di Tony Alva e di un giovanissimo super flying Christian Hosoi. E “SxorSx!” è stata sempre, fino alla fine, assolutamente GRATIS. E naturalmente 100% skateboarding e sempre, claro che sì, ULTRADEMENTE! L’urlo di battaglia è uno solo: “Skatea duro senza pauro!!!”
WEBGRAFIA ESSENZIALE:
"La Vera Storia di Skate Or Suck!" (Skatemap) [clicca QUI per leggere]